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Fattorie didattiche aperte

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Sabato 26 e domenica 27 settembre visite gratuite in fattoria per grandi e piccini! Tantissimi laboratori e percorsi didattici su prenotazione...

La realtà supera sempre la fantasia, anche quella dei più piccoli. Far vedere ai bambini dove e come nascono gli alimenti che vedono sulla tavola ogni giorno, narrargli i saperi della terra e insegnar loro a creare qualcosa di buono e sano con le proprie mani è un’esperienza formativa fondamentale. Proprio per questo l'assessorato all'Agricoltura della Regione Liguria, in collaborazione con Unioncamere, l’Ufficio Scolastico Regionale e le organizzazioni professionali agricole (CIA, Cisl- UGC, Coldiretti e Confagricoltura), continua a sostenere l’iniziativa “Fattorie didattiche aperte” alla sua settima edizione.

Sabato 26 e domenica 27 settembre 2015 in tutta la Liguria si aprono le porte delle aziende agricole o agrituristiche che svolgono attività didattiche e divulgative per le scuole nel campo dell'educazione alimentare, dell'agricoltura e dell'ambiente. Sono 56 le fattorie didattiche delle quattro province che aderiscono all'iniziativa. Tutte offrono laboratori e percorsi didattici per scoprire i segreti dell'orto, del bosco, degli oliveti, dei vigneti e degli animali.

Le attività didattiche sono gratuite e su prenotazione. Si svolgeranno dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16. L'elenco completo delle aziende che aderiscono all'iniziativa è consultabile e scaricabile in formato digitale. Dopo aver scelto i laboratori che più interessano occorre prenotarli contattando direttamente la fattoria interessata.

Parte integrante dell’evento è il concorso fotografico "Scattiamo... in fattoria"  per raccontare con occhi nuovi l'agricoltura del nostro territorio. Per partecipare è sufficiente il 26 e il 27 settembre immortalare la propria visita alle aziende agricole e inviare al massimo tre foto in formato digitale a concorso.fattorieliguria@gmail.com entro il 31 ottobre 2015. Il concorso è gratuito e rivolto a tutti.
Modulistica e regolamento scaricabili di seguito. I vincitori avranno come premi dei prodotti tipici dell'agricoltura ligure.

In caso di maltempo la manifestazione "Fattorie didattiche aperte" viene rimandata a sabato 3 e domenica 4 ottobre.

Quest’anno i visitatori potranno compilare online un questionario di gradimento della visita in fattoria: http://goo.gl/forms/zbePfI30DA.

Per informazioni: Dipartimento agricoltura della Regione Liguria 010-5488648.
Seguici sulla nostra pagina facebook e su quella di Fattorie didattiche aperte della Liguria.


Scattiamo... in fattoria

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Il concorso: c'è ancora tempo per gli appassionati fotografi che hanno partecipato all'ultima edizione di "Fattorie didattiche aperte"

Sabato 26 e domenica 27 settembre scorsi in tutta la Liguria si sono aperte le porte delle aziende agricole o agrituristiche che svolgono attività didattiche e divulgative per le scuole nel campo dell'educazione alimentare, dell'agricoltura e dell'ambiente.
Nei giorni della manifestazione si sono potute scattare fotografie durante le visite e i laboratori svolti nelle 56 aziende agricole liguri delle quattro province che come ogni anno sono tornate a aprire le loro porte a grandi e piccoli per partecipare gratuitamente ad un ricco programma di attività con laboratori e percorsi didattici.

Il concorso fotografico "Scattiamo... in fattoria" è pensato per immortalare la propria visita con lo scopo di raccontare con occhi nuovi l'agricoltura del nostro territorio. Le fotografie, in formato digitale, nel numero massimo di 3 per ciascun partecipante, dovranno essere inviate insieme alla domanda di iscrizione a concorso.fattorieliguria@gmail.com entro il 31 ottobre 2015. Il concorso è gratuito e rivolto a tutti.

Modulistica e regolamento scaricabili di seguito. I vincitori avranno come premi dei prodotti tipici dell'agricoltura ligure.

Ricordiamo che quest’anno i visitatori di "Fattorie didattiche aperte" potranno compilare online un questionario di gradimento della visita in fattoria: http://goo.gl/forms/zbePfI30DA.

Seguici sulla nostra pagina facebook e su quella di Fattorie didattiche aperte della Liguria.

Il valore del sociale

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In linea le Linee guida della Regione Liguria sull'Agricoltura sociale...

L'agricoltura sociale è un'evoluzione del mondo agricolo nel quale imprenditoria e lavoro si incontrano con l'integrazione e il benessere sociale. Questa forma evoluta di "collaborazione" tra due mondi apparentemente lontani consente di sperimentare e mettere in atto nuove strategie attente alla salvaguardia e cura del territorio e alla valorizzazione e reinserimento delle persone (anche, ed in modo particolare, con disagio).

L'Agricoltura sociale, prevista anche dalle politiche comunitarie e coniugata in modi diversi nei vari Stati europei, si sta affermando in molte regioni oltre che a livello nazionale: le attese suscitate da tale ramo evolutivo dell'agricoltura sono enormi, sollecitando interessi sia nel mondo del terzo settore che in quello della agricoltura, tipica delle zone difficili, che sempre più rivolge i suoi interessi verso la produzione combinata di servizi territoriali.

Dopo la legge regionale n.36 del 21 novembre 2013, la Regione Liguria con le Linee guida recentemente approvate dalla Giunta ha completato il proprio quadro normante della Agricoltura sociale con il quale si appresta a riconoscere le nuove aziende agricole sociali liguri. Tale attività introdurrà il tema verso il nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 che accoglie la nuova materia con misure e risorse dedicate.

Il sito di riferimento è: sima.liguriainrete.it
per iscriversi è necessario richiedere un account scrivendo un email a andrea.guardavilla@regione.liguria.it o marialaura.maricanola@regione.liguria.it.

Per approfondimenti: Agricoltura sociale in Liguria

Carta percorsi escursionistici

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Arriva il primo aggiornamento: aggiunti 47 nuovi percorsi per ulteriori 181 chilometri. Più di tremila chilometri di sentieri mappati...

E' stato realizzato un primo aggiornamento della Carta inventario regionale dei percorsi escursionistici. Il provvedimento riguarda due aspetti: approvazione e aggiornamento della Carta.

L'approvazione della prima stesura della Carta Inventario dei percorsi escursionistici della Liguria (Allegato A) è avvenuta a seguito dell'esame delle osservazioni pervenute (Allegato A1) in merito al documento adottato con DGR 1553/2014.
I percorsi in via di approvazione sono 472 per un totale di 3.065,328 km. Di conseguenza, a seguito dell'istruttoria delle domande d'iscrizione pervenute dopo l'adozione della prima stesura della Carta, sono stati adottati 47 nuovi percorsi (Allegato A2), con la stessa procedura dei percorsi inseriti nella prima stesura (adozione-osservazioni-approvazione).

Alcuni percorsi (Allegato B), sono quelli acquisiti nella banca dati territoriale informatica (GIS) regionale ma non approvati a causa della mancanza della documentazione che ne formalizza la presa per la manutenzione e il monitoraggio da parte del soggetto proponente (ad esempio la Città metropolitana di Genova). Nei prossimi mesi si lavorerà anche a trovare soggetti che si assumano tale incarico.

Tutta la documentazione è pubblicata sul sito Ambiente in Liguria nella pagina Natura/Rete escursionistica della Liguria e sul Geoportale: gli interessati hanno 60 giorni di tempo (a partire dalla pubblicazione sul BURL della delibera) per formulare osservazioni in merito ai percorsi di nuova acquisizione (Allegato A2).
Le eventuali osservazioni, opportunamente circostanziate, possono essere inviate con nota in carta semplice a: "Regione Liguria, Settore progetti e programmi per la Tutela e la valorizzazione ambientale", oppure con mail ad uno degli indirizzi seguenti: rel@regione.liguria.it, protocollo@pec.regione.liguria.it.

La Rete consiste nella mappatura dei percorsi escursionistici del nostro entroterra e non solo, gestiti da Comuni, Associazioni, Enti parco, Club alpini e Province.
L'obiettivo - spiega l'assessore all'Agricoltura, Sviluppo dell'entroterra e delle zone rurali, Stefano Mai - è avere un sistema di sentieri fruibile anche in chiave turistica e che quindi possa essere promosso e valorizzato attraverso mirate strategie di marketing territoriale legate allo sport all'aria aperta, alla scoperta di percorsi tra mare e monti che potrebbero fungere da volano anche per i piccoli centri e per le vallate, dando impulso ad attività come agricoltura e allevamento, collegate alla filiera dell'agroalimentare.

Le piante ornamentali

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Immancabili in ghirlande e addobbi, i loro colori, forma e origini leggendarie sono sinonimo di buon auspicio. Le compriamo per abbellire le nostre case: guardiamole con più attenzione per scoprire la loro storia...

Il periodo natalizio è rallegrato e adornato da numerose piante che sono ormai parte della nostra tradizione, anche se alcune provengono dalle usanze di paesi lontani. Le riconosciamo nelle vetrine dei negozi, le compriamo per abbellire le nostre case: guardiamole con più attenzione per scoprire la loro storia.

Due fronde molto simili, accomunate dalle foglie spinate e dalle bacche rosse sono il pungitopo (ruscus aculeatus), i cui rami assomigliano a piccole foglie ovali e pungenti, e l'agrifoglio (ilex aquifolium). Mentre le bacche di quest'ultimo sono leggermente tossiche, foglie e corteccia contengono una sostanza amara febbrifuga per cui erano molto sfruttate nella medicina popolare. Un tempo queste piante venivano usate come amuleti per tenere lontani i sortilegi. Le foglie dure con spine rappresentano una sorta di difesa contro i mali, essendo sempreverdi si crede che il loro benefico effetto persista nel tempo. Le bacche rosse, invece, simboleggiano allegria e speranza di fecondità e abbondanza per l'anno a venire. Gli antichi romani ne piantavano dei ramoscelli nelle vicinanze della casa per allontanare gli spiriti maligni e inchiodavano pezzetti del legno sui carri per rendere sicura la strada e prudente il conducente.

La pianta augurale per eccellenza nei paesi nordici è il vischio (viscum album). Questo piccolo arbusto dalle bacche bianche è al centro di numerosi miti che ne ipotizzano l'origine. Secondo una leggenda scandinava Baldur, figlio di Odino re degli dei, suscitò l'invidia del genio del male che decise di ucciderlo. Odino comandò a tutti gli esseri di proteggere suo figlio, ma dimenticò proprio il vischio da cui il malvagio ricavò la freccia che uccise Baldur. Accortasi della morte del figlio, la dea Frigg iniziò a piangere: le sue lacrime a contatto con il vischio si trasformarono in perle. Anche i Celti pensavano a un'origine divina: credevano che la pianta nascesse dove era caduto un fulmine, simbolo di una discesa delle divinità sulla terra. Si usa metterne rametti agli usci delle case contro le disgrazie ed è consuetudine baciarsi passandovi sotto, soprattutto se si è fidanzati altrimenti la ragazza rischia di non sposarsi entro l'anno.

L'ultima pianta delle festività proviene invece dalla tradizione americana: la Stella di Natale è infatti originaria del Messico, introdotta nell'800 negli Stati Uniti e da qui in Europa. Solo ultimamente si è diffusa la consuetudine di regalarla per Natale, quasi come un vero e proprio simbolo. Fiorisce da dicembre a marzo, ma non sono i fiori, giallastri e poco vistosi che giustificano il suo nome scientifico "euphorbia pulcherrima", cioè bellissima. La vera coreografia della pianta è data all'involucro di dodici-venti grandi foglie di colore rosso vivo che la rendono adatta ad adornare abitazioni e vie cittadine per il periodo natalizio. 

Un Natale tutto ligure

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La vera tavola natalizia nelle cucine dei liguri: su Agriligurianet puoi trovare le ricette tradizionali e i prodotti tipici. La redazione ti regala un vero e proprio menu natalizio per stupire i tuoi ospiti...

Procurati alloro, rametti d'ulivo e maccheroni, non dimenticare noci o nocciole e lunghi fili di spago: così puoi arricchire i tuoi addobbi in modo naturale e seguendo la tradizione. Ma che Natale sarebbe senza un ricco pranzo cucinato con i prodotti tipici della Liguria?
Per riscoprire il gusto del Natale di una volta, la redazione di Agriligurianet ti regala un vero e proprio menu natalizio scaricabile in formato pdf e se sei ancora più curioso e gourmet vai alla ricerca delle ricette tradizionali per stupire i tuoi ospiti.

Prodotti che, nella tradizione popolare, venivano preparati con largo anticipo: già nei mesi precedenti s'incominciava a mettere da parte le scorte per cucinare le varie specialità da servire durante il pranzo.
Il 13 dicembre, festa di Santa Lucia, nelle campagne veniva ucciso il maiale di cui non si buttava via niente: la testa veniva preparata per essere consumata, con focaccia di granoturco o farinata, dopo la messa di mezzanotte del 24 dicembre e con il sangue dell'animale si faceva il berodo (sanguinaccio).

Il mattino della vigilia le donne preparavano il pandolce e i natalini, lunghi maccheroni di pasta di semola di grano duro lisci e tagliati a "penna".
Sul piano del focolare ardeva un ceppo d'olivo o d'alloro, che bruciava lentamente fino a Capodanno come simbolo dell'anno che sta per terminare.

Il giorno di Natale i bambini andavano a comprare il pane bianco di bottega ed era usanza che i negozianti regalassero loro dei torroncini. Sulla tavola imbandita la michetta di pane bianco, da dare ai poveri, era un simbolo propiziatorio che non poteva assolutamente mancare insieme ad altri oggetti come lo scopino di erica, fatto benedire durante la messa di mezzanotte, una manciata di sale e la "cassoa", cioè il mestolo forato.

Il "capofamiglia" sbarrava le porte di casa per preservare la sacra quiete della famiglia e il pranzo iniziava nel pomeriggio per protrarsi fino a tarda serata. Il primo piatto erano i natalini, solitamente serviti in brodo di cappone con trippa e rondelle di salsiccia che rappresentavano le monete, augurio di prosperità, poi si gustavano il cappone e il berodo con radici di Chiavari lesse. Per finire venivano servite le pere martine sciroppate e il pandolce.
Quest'ultimo era decorato con un ramoscello d'alloro, il più giovane componente della famiglia toglieva il rametto e tagliava il pandolce, il più anziano serviva le porzioni a tutti i convitati seguendo un rituale preciso e facendo attenzione a mettere da parte una fetta per i poveri.

Approfondimenti

 

Salone dell'Agroalimentare

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Dall'8 al 10 maggio a Finalborgo per conoscere e confrontare prodotti locali e ricette tradizionali. Un ampio programma di laboratori, show-cooking e corsi a cui potranno partecipare visitatori ed espositori...

Il Carruggio del pesto, la Cantinetta, la Via dei sapori, il Largo del dolce, il Largo degli orti e il Largo dell'olio. Ecco alcune delle tappe di un goloso itinerario, animate da più di 200 espositori che nel Complesso monumentale di Santa Caterina a Finalborgo accoglieranno i visitatori del Salone dell'Agroalimentare ligure.

La rassegna è dedicata alle eccellenze agricole e gastronomiche regionali e mette in risalto un patrimonio territoriale fatto di piccole realtà produttive, produzioni di nicchia di alta qualità da valorizzare e far conoscere non solo a turisti e consumatori, ma anche agli specialisti del settore.
Tra i tanti prodotti tipici presenti: la focaccia di Recco, la focaccia classica genovese, la panissa, l'olio extravergine d'oliva, i cicciarelli di Noli, i formaggi, lo zafferano di Campiglia, il chinotto di Savona, l'aglio di Vessalico, i fagioli di Badalucco, Conio e Pigna, le salse liguri (pesto, patè di olive, machetto, pasta d'acciughe, crema di carciofi), le castagne, il miele, il Pigato, il Vermentino, il Rossese, lo Sciacchetrà e la birra artigianale.
Saranno presenti anche alcuni espositori provenienti da Piemonte, Val d’Aosta, Provenza-Costa Azzurra che affiancheranno la selezione di eccellenze enogastronomiche del territorio.

Il Salone dell'Agroalimentare è aperto venerdì 8 maggio dalle 16 alle 20, sabato 9 e domenica 10 dalle 10 alle 20, con orario continuato, nel Complesso Monumentale di Santa Caterina e centro storico di Finalborgo (SV). L'ingresso è libero.

I laboratori di degustazione sono gratuiti e a numero chiuso (posti limitati).

Per prenotazioni e ulteriori informazioni rivolgiti alla segreteria scientifica tel. 019-6898607/08  oppure visita il sito www.saloneagroalimentareligure.org e la pagina facebook del Salone Agroalimentare Ligure.

 

Salone dell'Agroalimentare, edizione 2016

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Dall'11 al 13 marzo torna a Finalborgo l'appuntamento dedicato al patrimonio enogastronomico ligure...

Nella splendida cornice del complesso monumentale di Santa Caterina, in uno dei Borghi più belli d'Italia, torna l'appuntamento con le eccellenze agricole e gastronomiche regionali. Un'occasione da non perdere per scoprire - e per gustare - un patrimonio territoriale fatto di piccole realtà produttive, produzioni di nicchia di alta qualità da far conoscere agli specialisti del settore, ai turisti, ai consumatori.

Presenti i tanti prodotti tipici liguri, come la focaccia di Recco, la focaccia classica genovese, la panissa, l'olio extravergine d'oliva, i cicciarelli di Noli, i formaggi, lo zafferano di Campiglia, il chinotto di Savona, l'aglio di Vessalico, i fagioli di Badalucco, Conio e Pigna, le salse liguri (pesto, patè di olive, machetto, pasta d'acciughe, crema di carciofi), le castagne, il miele, il Pigato, il Vermentino, il Rossese, lo Sciacchetrà e la birra artigianale.

Il Salone dell'Agroalimentare è aperto dall'11 al 13 marzo, venerdì dalle 16 alle 20, sabato e domenica dalle 10 alle 20, con orario continuato, nel Complesso Monumentale di Santa Caterina e centro storico di Finalborgo, in provincia di Savona. L'ingresso è libero.

Venerdì 11 marzo alle 10, inoltre, la sala Capriate ospita il convegno "Il programma di sviluppo rurale (PSR) della Regione Liguria 2014-2020: bandi e opportunità": un'occasione da non perdere, per gli addetti ai lavori, per approfondire l tema della programmazione regionale del settore.

Per prenotazioni e ulteriori informazioni rivolgiti alla segreteria scientifica tel. 019-6898607 oppure visita il sito www.saloneagroalimentareligure.org e la pagina facebook del Salone Agroalimentare Ligure.

 


Banca Regionale della Terra

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Per aumentare la superficie agricola e forestale utilizzata, attraverso processi di ricomposizione e riordino fondiario...

Al fine di promuovere il recupero produttivo delle superfici agricole e forestali abbandonate, incolte o sottoutilizzate, il cui stato di degrado costituisce fattore di rischio per l’integrità del territorio, Regione Liguria con DGR n.1456  del 21 novembre 2014 ha attivato, presso la struttura Politiche della Montagna, la Banca Regionale della Terra (BRT).  In questo modo si è dato attuazione di quanto previsto dall’articolo 6 della Legge regionale  n. 4 dell'11 marzo 2014 (Norme per il rilancio dell’agricoltura e della selvicoltura, per la salvaguardia del territorio rurale ed istituzione della Banca Regionale della Terra).

Tramite la BRT la Regione si prefigge di aumentare la superficie agricola e forestale utilizzata, attraverso processi di ricomposizione e riordino fondiario utili ad accrescere la competitività delle aziende agricole e forestali operanti in Liguria.

La BRT consta di una base dati informatizzata in cui sono inserite le coordinate catastali e le ulteriori informazioni riguardanti i terreni situati in Liguria, i cui proprietari, o aventi causa, si dichiarino disponibili a cedere la detenzione o il possesso a terzi ovvero ad aderire a forme di gestione consorziata o associata dei fondi.

In una apposita sezione della BRT sono inoltre inserite le coordinate catastali e le ulteriori informazioni riguardanti i terreni, di cui sia stato segnalato il presunto stato di abbandono ai fini dell’eventuale attivazione delle procedure di cui alla Legge regionale n.18 del 11 aprile 1996Norme di attuazione della legge 4 agosto 1978, n. 440: Norme per  l’utilizzazione delle terre incolte, abbandonate o insufficientemente coltivate” (Art. 6 comma 3 L.R. 4/ 2014).

Le coordinate delle particelle, rispondenti ai requisiti previsti dalla normativa di riferimento, sono inserite nella base dati informatizzata e pubblicate con aggiornamenti periodici per la consultazione da parte di tutti i soggetti interessati.

Dalla fattoria al museo

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Gli incontri-pilota con gli alunni di elementari e superiori partono il 6 aprile...

Dall’esperienza “sul campo” all’approfondimento scientifico. Un progetto innovativo che coinvolge tutte le scuole di ogni ordine e grado di Genova e provincia e le fattorie didattiche che da anni promuovono l’educazione ambientale e alimentare. 
Due le fasi: prima la visita nella Fattoria didattica poi in città l’approfondimento di un argomento specifico. Gli insegnanti interessati a partecipare al progetto sono invitati a prendere direttamente contatto con il Museo e la fattoria didattica scelti. 

Per il mese di aprile 2016 il dipartimento Agricoltura ha organizzato due eventi sul territorio. Si tratta di visite che rientrano anche nei progetti didattici delle scuole coinvolte:

  • Mercoledì 6 aprile con gli alunni delle V dell’Istituto Marsano visita guidata al Museo di storia contadina del Garbo e visita alla fattoria didattica La Marpea di Ne (GE)
  • Martedì 19 aprile: con gli alunni della I classe della primaria De Scalzi visita guidata al museo di storia naturale Doria e visita alla fattoria didattica La Taverna del Sole (GE)

Il 26 novembre scorso al Museo civico di storia naturale “G. Doria” via Brigata Liguria 9, Genova dalle 15 alle 17.30 si era svolto un incontro di presentazione del progetto “Dalla Fattoria al Museo” per attivare la sinergia tra fattorie didattiche genovesi, mondo scolastico e musei del territorio.
Questo progetto è organizzato dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Liguria, con la collaborazione dell’Assessorato all’Agricoltura - Regione Liguria, del Museo Civico di Storia Naturale “G. Doria”, del Museo di Archeologia Ligure e del Museo di Storia e Cultura Contadina Genovese e Ligure di Genova. I riferimenti delle fattorie didattiche della Provincia di Genova si possono trovare nel libretto allegato in formato .pdf o scaricabili dal sito www.fattoriedidatticheliguria.it. 

Per ulteriori informazioni: tel. 010-5488648.

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Tutti i numeri dell'agricoltura

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Le piu’ recenti informazioni statistiche, anno 2014, sul settore agricolo della Liguria disponibili in formato .pdf...

E' disponibile on-line il rapporto "L'agricoltura nella Liguria in cifre 2014" redatto dal CREA  - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (ex INEA) che offre un quadro di sintesi e di facile lettura dell’agricoltura regionale. Un concreto e agevole strumento conoscitivo a disposizione di tutti coloro che operano nel sistema agricolo regionale: agricoltori, rappresentanti delle Organizzazioni Professionali Agricole, tecnici e professionisti, amministratori e, non ultimo, consumatori e cittadini.
I dati esposti in forma tabellare e di grafici, derivanti da svariate fonti informative, descrivono la congiuntura economica del comparto primario regionale e, in particolare, il ruolo svolto dal sistema agroalimentare nell’economia regionale, senza tralasciare gli interventi delle politiche di settore.

L'articolazione dei temi trattati spazia dalle caratteristiche strutturali e produttive specifiche dell'agricoltura a quelle dell'agroindustria e della cooperazione, con focus sul commercio estero delle relative produzioni e sui consumi, dagli aspetti inerenti la diversificazione e la multifunzionalità che connotano il settore primario all'attuazione delle politiche comunitarie, nazionali e regionali. Tra le voci analizzate anche fiori recisi, fronde verdi e fiorite recise e prodotti della floricoltura industriale che hanno un valore importante dell’economia agricola ligure e del suo export nel resto d’Europa e del Mondo.

Il testo è volutamente stringato perché obiettivo del rapporto è quello di lasciar parlare i numeri, mentre un ricco glossario a fine volume favorisce la comprensione dei termini tecnici contenuti nelle tabelle e nel commento.
Il rapporto a cura di Alberto Sturla e Stefano Trione, è scaricabile gratuitamente in formato .pdf.

Campagna estiva AIB 2016

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E' attivo il Piano operativo regionale per la prevenzione e la lotta contro gli incendi boschivi per l'estate 2016. Cos'è il piano di monitoraggio, cosa possono fare i cittadini e come è organizzato in Liguria l'antincendio boschivo?

In Liguria quest'anno la campagna estiva antincendio boschivo prende il via il 15 giugno, giorno in cui si attivano le diverse iniziative volte alla prevenzione e alla lotta contro gli incendi boschivi. Tutte le attività si protrarranno fino al 30 settembre.
Il Piano operativo regionale 2016 si articola in diverse azioni:

  • impiego dei volontari Aib nell’azione di prevenzione e di lotta attiva contro gli incendi all’interno del Sistema regionale antincendio boschivo in stretta sinergia con il Corpo forestale dello Stato;
  • l’impego di due elicotteri della Regione Liguria per attività di spegnimento - dislocati al Cristoforo Colombo di Genova e all’elisuperficie di Imperia - oltre a un terzo velivolo posizionato da luglio a Imperia o a Borghetto Vara;
  • la sala operativa unificata permanente 24/24h per 365 giorni all’anno, gestita dal Corpo forestale dello Stato, che risponde al numero verde regionale Salvaboschi 800.80.70.47 e al numero di emergenza ambientale del Corpo forestale dello Stato 1515;
  • una campagna di comunicazione con cartellonistica dedicata che sarà distribuita a tutti i Comuni liguri;
  • continuano il gemellaggio con i volontari della Lombardia, con 20 unità operative nelle basi di Imperia e Borghetto Vara, l’accordo operativo con Regione Piemonte, la collaborazione per le procedure di confine con la Toscana e attività di supporto per la sala operativa unificata della Emilia Romagna

Nel 2015 gli incendi boschivi in Liguria sono stati 227 e 67 sono già stati registrati nei primi sei mesi del 2016. “Guardando lo storico del fenomeno sul nostro territorio – ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura e allo Sviluppo dell’Entroterra Stefano Mai – si rileva una sostanziale e costante flessione dovuta al potenziamento delle attività di prevenzione svolte dai 1.800 volontari Aib presenti capillarmente sul territorio e organizzati in 175 squadre oltre che alle mutate condizioni climatiche”.

Approfondisci su:

Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi

Materiale informativo prodotto dalla Regione

Scattiamo... in fattoria

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Il concorso: c'è ancora tempo per gli appassionati fotografi che hanno partecipato all'ultima edizione di "Fattorie didattiche aperte"

Sabato 26 e domenica 27 settembre scorsi in tutta la Liguria si sono aperte le porte delle aziende agricole o agrituristiche che svolgono attività didattiche e divulgative per le scuole nel campo dell'educazione alimentare, dell'agricoltura e dell'ambiente.
Nei giorni della manifestazione si sono potute scattare fotografie durante le visite e i laboratori svolti nelle 56 aziende agricole liguri delle quattro province che come ogni anno sono tornate a aprire le loro porte a grandi e piccoli per partecipare gratuitamente ad un ricco programma di attività con laboratori e percorsi didattici.

Il concorso fotografico "Scattiamo... in fattoria" è pensato per immortalare la propria visita con lo scopo di raccontare con occhi nuovi l'agricoltura del nostro territorio. Le fotografie, in formato digitale, nel numero massimo di 3 per ciascun partecipante, dovranno essere inviate insieme alla domanda di iscrizione a concorso.fattorieliguria@gmail.com entro il 31 ottobre 2015. Il concorso è gratuito e rivolto a tutti.

Modulistica e regolamento scaricabili di seguito. I vincitori avranno come premi dei prodotti tipici dell'agricoltura ligure.

Ricordiamo che quest’anno i visitatori di "Fattorie didattiche aperte" potranno compilare online un questionario di gradimento della visita in fattoria: http://goo.gl/forms/zbePfI30DA.

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Campagna estiva AIB 2016

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E' attivo il Piano operativo regionale per la prevenzione e la lotta contro gli incendi boschivi per l'estate...

In Liguria quest'anno la campagna estiva antincendio boschivo prende il via il 15 giugno, giorno in cui si attivano le diverse iniziative volte alla prevenzione e alla lotta contro gli incendi boschivi. Tutte le attività si protrarranno fino al 30 settembre.
Il Piano operativo regionale 2016 si articola in diverse azioni:

  • impiego dei volontari Aib nell’azione di prevenzione e di lotta attiva contro gli incendi all’interno del Sistema regionale antincendio boschivo in stretta sinergia con il Corpo forestale dello Stato;
  • l’impego di due elicotteri della Regione Liguria per attività di spegnimento - dislocati al Cristoforo Colombo di Genova e all’elisuperficie di Imperia - oltre a un terzo velivolo posizionato da luglio a Imperia o a Borghetto Vara;
  • la sala operativa unificata permanente 24/24h per 365 giorni all’anno, gestita dal Corpo forestale dello Stato, che risponde al numero verde regionale Salvaboschi 800.80.70.47 e al numero di emergenza ambientale del Corpo forestale dello Stato 1515;
  • una campagna di comunicazione con cartellonistica dedicata che sarà distribuita a tutti i Comuni liguri;
  • continuano il gemellaggio con i volontari della Lombardia, con 20 unità operative nelle basi di Imperia e Borghetto Vara, l’accordo operativo con Regione Piemonte, la collaborazione per le procedure di confine con la Toscana e attività di supporto per la sala operativa unificata della Emilia Romagna

Nel 2015 gli incendi boschivi in Liguria sono stati 227 e 67 sono già stati registrati nei primi sei mesi del 2016. “Guardando lo storico del fenomeno sul nostro territorio – ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura e allo Sviluppo dell’Entroterra Stefano Mai – si rileva una sostanziale e costante flessione dovuta al potenziamento delle attività di prevenzione svolte dai 1.800 volontari Aib presenti capillarmente sul territorio e organizzati in 175 squadre oltre che alle mutate condizioni climatiche”.

Approfondisci su:

Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi

Materiale informativo prodotto dalla Regione

- Esercitazioni antincendio maggio 2016

Fattorie didattiche aperte

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Grande successo per l'ottava edizione. Il concorso fotografico "Scattiamo in fattoria" termina il 31 ottobre 

La realtà supera sempre la fantasia, anche quella dei più piccoli. Far vedere ai bambini dove e come nascono gli alimenti che vedono sulla tavola ogni giorno, narrargli i saperi della terra e del mare e insegnar loro a creare qualcosa di buono e sano con le proprie mani è un’esperienza formativa fondamentale

Sabato 24 e domenica 25 settembre 2016 in tutta la Liguria si sono aperte le porte delle aziende agricole e agrituristiche, che svolgono attività didattiche e divulgative per le scuole nel campo dell'educazione alimentare, dell'agricoltura e dell'ambiente. Ma non solo: per la prima volta, questa edizione ha visto la partecipazione anche delle aziende ittiche che completano con i segreti della pesca e del mare l'offerta didattica.
Sono 58 le fattorie didattiche e 7 gli ittiturismi delle quattro province che hanno aderito all'iniziativa. 

Parte integrante dell’evento è il concorso fotografico "Scattiamo... in fattoria". Per partecipare è sufficiente il 24 e il 25 settembre immortalare la propria visita e inviare al massimo tre foto in formato digitale a concorso.fattorieliguria@gmail.com o al numero Whatsapp 3371120731 entro il 31 ottobre 2016. Il concorso è gratuito e rivolto a tutti.  Modulistica e regolamento scaricabili di seguito. I vincitori avranno come premi dei prodotti tipici dell'agricoltura ligure.

L’iniziativa “Fattorie didattiche aperte” è organizzata dall'assessorato all'Agricoltura della Regione Liguria, in collaborazione con Unioncamere, l’Ufficio Scolastico Regionale, le organizzazioni professionali agricole (CIA, Cisl- UGC, Coldiretti e Confagricoltura) e della pesca (Coldiretti-Impresa pesca, ConfCooperative e Legacoop). 

Per informazioni: Dipartimento agricoltura della Regione Liguria 010-5488648. 
Seguici sulla nostra pagina facebook e su quella di Fattorie didattiche aperte della Liguria.

Quest’anno i visitatori potranno compilare online un questionario di gradimento della visita in fattoria: http://goo.gl/forms/zbePfI30DA.

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Collaborazione contro gli incendi boschivi

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Supporto interregionale: protocollo d’intesa tra Liguria, Lombardia e Piemonte...

Approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura e allo Sviluppo dell’entroterra Stefano Mai, lo schema di protocollo d’intesa sull’antincendio boschivo tra le Regioni Liguria, Lombardia e Piemonte che sarà sottoscritto ufficialmente il prossimo 19 novembre a Villanova d’Albenga.
“L’accordo – spiega l’assessore Mai – rientra nei rapporti di collaborazione per lo sviluppo non solo di attività di supporto operativo in caso di emergenze in una delle tre regioni, ma anche per implementare le attività formative dei volontari, di addestramento e organizzazione nell’ottica di un reciproco scambio di esperienze e di sinergie operative”.

Il gemellaggio tra i volontari antincendio tra Regione Liguria e Lombardia si è concretizzato con il dislocamento di volontari lombardi nelle basi operative di Borghetto Vara in provincia della Spezia e di Imperia, durante le campagne estive. Il gemellaggio col Piemonte, stipulato nel 2015, ha visto impegnati questa estate in operazioni di supporto ai volontari liguri di 90 volontari dell’Aib piemontese in occasione degli incendi di Vasia in provincia di Imperia e di Casarza Ligure in provincia di Genova.

“Conosciamo molto bene – commenta l’assessore Mai – la dedizione, la professionalità, l’impegno e la disponibilità dei nostri volontari. Con questa delibera,  che non implica alcun costo aggiuntivo per la Regione, il ricorso al supporto interregionale sarà valutato, caso per caso, in situazioni di estrema emergenza oppure – conclude - quando per problematiche di discutibile competenza amministrativa sulle zone di confine si potrà ricorrere a un intervento congiunto”.

Approfondisci su:

Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi

Materiale informativo prodotto dalla Regione

- Esercitazioni antincendio maggio 2016

Relazione campagna estiva AIB

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Scaricabile in formato .pdf la relazione completa degli interventi di monitoraggio, spegnimento e bonifica di incendi in Liguria nell'estate 2016

L’andamento degli incendi boschivi nella Regione Liguria ha visto nel tempo una costante riduzione del fenomeno, determinata non solo da fattori climatici, che possono avere in parte contribuito a limitare lo sviluppo dei focolai, ma anche e soprattutto da una efficace azione di prevenzione attiva, legata all'attività di monitoraggio del territorio attuata dal Volontariato AIB della Liguria, organizzato e sostenuto dalla Regione e coordinato operativamente dal Corpo Forestale dello Stato.

L’Amministrazione regionale della Liguria, con l’obiettivo di razionalizzare l’azione regionale AIB e mettere a fattor comune risorse umane e strumentali utili per la prevenzione e lo spegnimento degli incendi boschivi, già da alcuni anni ha promosso forme di collaborazione interregionale con le Regioni vicine. In particolare sono stati stretti importati accordi di reciproco supporto in caso di emergenze derivanti da incendi boschivi, con la Regione Lombardia e la Regione Piemonte. Con la Regione Toscana e stato sottoscritto un accordo operativo riguardante l’intervento sugli incendi di confine. Il 14 maggio 2016, ad Andora in provincia di Savona, è stata organizzata una esercitazione AIB interregionale, che ha visto coinvolti oltre 100 Volontari dei tre Sistemi regionali AIB.

In allegato la relazione completa degli interventi di monitoraggio, spegnimento e bonifica di incendi in Liguria nella campagna estiva AIB 2016.

 

Campagna di contrasto alla vespa velutina

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#stopvespavelutina

Una campagna di sensibilizzazione con l’affissione di manifesti in tutti i Comuni delle province liguri interessate dalla possibile presenza della vespa velutina, un numero verde (800 445 445) e un indirizzo email dedicato (vespavelutina@regione.liguria.it) per le segnalazioni da parte dei cittadini.
Sono parte dell’iniziativa #stopvespavelutina della Regione Liguria promossa dall’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai. “Siamo costantemente impegnati nel contrasto alla vespa velutina, localizzata in particolare nella provincia di Imperia, e contro il rischio di diffusione su tutto il nostro territorio – spiega l’assessore Mai - a detta degli esperti, la Liguria potrebbe fungere da corridoio di diffusione di questo insetto anche in altre regioni. Pertanto sono molto importanti le segnalazioni da parte di tutti i cittadini oltre che degli apicoltori liguri, sull’eventuale presenza sul territorio di questo pericoloso insetto che mette a serio rischio la nostra produzione di miele”.

La vespa velutina o calabrone asiatico dal 2012 sta infatti causando perdite fino al 50% di alveari in alcune zone del ponente ligure. Per affrontare questa minaccia, da tempo sono attive nel ponente ligure diverse squadre costituite da volontari dell’Associazione apistica Apiliguria ed anche della Protezione Civile, che in questi anni hanno arginato in modo encomiabile il fenomeno. Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (Disafa) dell’Università di Torino, che ha individuato a Loano (SV) il primo esemplare giunto in Italia, in collaborazione con il Politecnico di Torino, AsproMiele e l’Abbazia dei Padri Benedettini Santa Maria di Finalpia, hanno realizzato un progetto europeo di tipo Life stop Vespa che è stato selezionato e cofinanziato dalla Commissione Europea per un budget totale di 2,3 milioni di euro. Il progetto, avviato a settembre, ha lo scopo di introdurre nuove tecniche di individuazione e distruzione dei nidi del calabrone asiatico, in modo da impedirne l’espansione. Allo studio anche uno speciale radar entomologico che consentirà di seguire gli animali al loro ritorno al nido, in modo da localizzarlo e rimuoverlo.

"Sono attive in Liguria e in Piemonte delle squadre di monitoraggio, finanziate dal progetto, che hanno il compito di ricercare i nidi del calabrone asiatico – ha detto l’assessore Mai - Una parte importante del progetto riguarda le attività di comunicazione, la sensibilizzazione del grave rischio, l’allestimento di une rete diffusa di monitoraggio e la definizione di procedure d’intervento. È indispensabile la collaborazione di tutte le istituzioni, le associazioni e i cittadini in generale nel fornire segnalazioni e ogni informazione utile”.

La vespa velutina (o calabrone asiatico) distrugge i nostri alveari e il nostro miele. Aiutaci a salvare le nostri api: segnala la presenza di nidi al numero verde 800.445.445 o a vespavelutina@regione.liguria.it.

Scattiamo... in fattoria

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Il concorso: c'è ancora tempo per gli appassionati fotografi che hanno partecipato all'ultima edizione di "Fattorie didattiche aperte"

Sabato 26 e domenica 27 settembre scorsi in tutta la Liguria si sono aperte le porte delle aziende agricole o agrituristiche che svolgono attività didattiche e divulgative per le scuole nel campo dell'educazione alimentare, dell'agricoltura e dell'ambiente.
Nei giorni della manifestazione si sono potute scattare fotografie durante le visite e i laboratori svolti nelle 56 aziende agricole liguri delle quattro province che come ogni anno sono tornate a aprire le loro porte a grandi e piccoli per partecipare gratuitamente ad un ricco programma di attività con laboratori e percorsi didattici.

Il concorso fotografico "Scattiamo... in fattoria" è pensato per immortalare la propria visita con lo scopo di raccontare con occhi nuovi l'agricoltura del nostro territorio. Le fotografie, in formato digitale, nel numero massimo di 3 per ciascun partecipante, dovranno essere inviate insieme alla domanda di iscrizione a concorso.fattorieliguria@gmail.com entro il 31 ottobre 2015. Il concorso è gratuito e rivolto a tutti.

Modulistica e regolamento scaricabili di seguito. I vincitori avranno come premi dei prodotti tipici dell'agricoltura ligure.

Ricordiamo che quest’anno i visitatori di "Fattorie didattiche aperte" potranno compilare online un questionario di gradimento della visita in fattoria: http://goo.gl/forms/zbePfI30DA.

Seguici sulla nostra pagina facebook e su quella di Fattorie didattiche aperte della Liguria.

La premiazione del concorso

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Premiazione dei vincitori del Concorso fotografico "Scattiamo in fattoria" il 23 dicembre a Genova in Sala Trasparenza. Vi aspettiamo numerosi...

L'ottava edizione della manifestazione Fattorie didattiche aperte voluta da Regione Liguria si conferma molto apprezzata dal pubblico: più di 3500 le visite alle fattorie didattiche e alle aziende ittiche delle quattro province che il 24 e 25 settembre scorso hanno aperto le loro porte con laboratori gratuiti.

Parte integrante dell’evento è stato il concorso fotografico "Scattiamo... in fattoria". A breve scopriremo i nomi dei vincitori del contest che riceveranno in premio prodotti tipici della tradizione ligure. La premiazione avverrà il 23 dicembre a Genova in Sala Trasparenza, piazza De Ferrari, alla presenza dell'assessore Stefano Mai.

Le foto selezionate saranno visibili sulla nostra pagina facebook e su quella di Fattorie didattiche aperte della Liguria.

L’iniziativa “Fattorie didattiche aperte” è stata organizzata dall'assessorato all'Agricoltura della Regione Liguria, in collaborazione con Unioncamere, l’Ufficio Scolastico Regionale, le organizzazioni professionali agricole (CIA,Cisl- UGC, Coldiretti e Confagricoltura) e della pesca (Coldiretti-Impresa pesca, ConfCooperative e Legacoop). 

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